LA MERIDIANA DI ABANO TERME PD

La città ha dato i natali all’astronomo-astrologo del medioevo Pietro d’Abano. Qui lo gnomonista GIOVANNI PALTRINIERI ha sviluppato una tematica solare dall’emblematico titolo: UNIVERSUM.


Warning: preg_match(): Compilation failed: invalid range in character class at offset 12 in /home/customer/www/lineameridiana.com/public_html/wp-content/plugins/js_composer/include/classes/shortcodes/vc-basic-grid.php on line 175

All’Area si accede attraverso un breve camminamento realizzato al centro della zona prativa prospicente la strada principale, a cui si affiancano due labirinti, segno di demarcazione tra noto ed ignoto. Sorpassandoli, incontriamo una grande cerchio entro cui si sintetizzano le fondamentali leggi scientifiche della conoscenza umana. Il CERCHIO è già per sua natura il simbolo della perfezione superiore: non ha inizio né fine, e non richiede orientamento. Altrettanti cerchi minori sono poi racchiusi al suo interno, in cui significato e disposizione realizzano un perfetto equilibrio di contenuti principali e secondari. I punti nodali del discorso sono i QUATTRO ELEMENTI: TERRA rivolta all’ingresso; AER sul lato opposto; IGNIS sulla destra; AQUA sulla sinistra. Da essi scaturiscono situazioni di affinità o di incompatibilità di chiara connotazione medievale. Incisi sul marmo essi si collegano tra loro attraverso un piacevole gioco geometrico; a seconda delle combinazioni, si hanno le situazioni di SICCITAS, CALIDITAS, HUMIDITAS, FRIGIDITAS. I Quattro Elementi e le menzionate derivate danno luogo ad ulteriori possibilità di affinità o di opposizione: CONTRARIA, CONVENIENTES, REPUGNANTES. Al centro del cerchio che racchiude l’intero sistema, è collocato un disco di marmo su cui è la scritta: UNIVERSUM.

Sorpassando l’emblematico disco, cioè lasciando l’Elemento TERRA, ci introduciamo idealmente in quello denominato AER: l’espressione del cielo.

Lo Gnomone emerge dal suolo in situazione inclinata mirando alla Polare, e raggiunge la sua massima altezza in 9 Piedi Locali (metri 3,213). Le sue facce celebrano in forma artistica due grandi Astronomi particolarmente legati a queste terre padovane: PIETRO D’ABANO, e GALILEO GALILEI: sono due opere in ceramica fortemente espressive realizzate dall’artista locale Elio Schiavon.

Lo Gnomone proietta così la sua ombra sul quadrante sottostante racchiuso entro un semicerchio di 10 metri di raggio. Tre liste bronzee costituiscono le linee diurne per i Solstizi e gli Equinozi.

Sulla Linea delle ore 12, la MERIDIANA, sono incise le date proiettive dell’estremità dello gnomone intorno al 20-22 di ogni mese, a cui è associata l’Ora Civile al Mezzodì. Inoltre, sempre sulla stessa Linea, sono incisi i punti proiettivi di SEMILUCE DIURNA con intervalli di 15 minuti, per definire l’ora del Sorgere e del Tramontare del Sole.

Nel centro virtuale dello Gnomone è descritta al suolo la ROSA DEI VENTI con i PUNTI CARDINALI: al suo interno trova posto la Tavola dell’EQUAZIONE LOCALE IN MINUTI che consente la facile conversione oraria.

In contrapposizione al semicerchio entro cui trovano posto le linee orarie del grande Orologio, si snoda al suolo il percorso di tre diversi semicerchi. Il primo porta il motto: SICUT SOL FULGEAT PAX. Nel secondo sono presenti i simboli dei SETTE PIANETI eseguiti con intarsio di marmo. Il loro andamento ricalca la classica disposizione tolemaica che considera il Pianeta più lontano, e via via quello più vicino a noi. (In conseguenza di questo gioco ritmico si è arrivati alcuni millenni or sono a determinare la sequenza dei giorni della settimana, oltre che a stabilire le regole astrologiche dei Pianeti rispetto ad ogni ora del giorno e della notte). Lungo il terzo semicerchio trovano posto i DODICI SEGNI ZODIACALI: un carosello con cui i mesi e gli anni si rincorrono secondo una puntigliosa e inevitabile perpetuità.

Nell’estrema propaggine Sud del monumento è collocata al suolo la grande immagine del SOLE: il disco dei QUATTRO ELEMENTI ci aveva infatti annunciato che IGNIS è in quella direzione.

Sul lato NORD, nella direzione a cui si volge il grande gnomone, troviamo una conclusiva conferma di quanto preannunciato: l’AQUA. Si tratta di una fonte di Acqua calda termale che sottolinea la vocazione di ABANO in questo importante campo della medicina e di cui la città va giustamente fiera.

Ecco dunque che il nome di UNIVERSUM suggerito a questo eccezionale monumento è più che mai calzante e giustificato. Una realizzazione, quella di ABANO TERME, esteticamente bella e densa di contenuti antichi ma sempre attuali. Il protagonista, ancora una volta, è il Sole.