LE MERIDIANE DEL CENTRO ASTRONOMICO DI ISNELLO - PA

(Foto di Romano Serra, Salvatore Santoro, Domenico Bellipanni)

L’undici settembre 2016 si è inaugurato ad Isnello il GAL HASSIN, Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche – www.galhassin.it Destinato a diventare nel giro di un paio d’anni il più prestigioso Osservatorio Astronomico del Mediterraneo, dispone oggi di un Planetario di 10 metri di diametro; una dozzina di telescopi, aule didattiche, sale espositive e per mostra, ecc. Grazie all’ampiezza dei suoi locali, il Centro è in grado di ospitare sia il singolo visitatore, sia le scolaresche per un certo numero di giorni. La realizzazione di questa imponente opera è stata possibile grazie alla volontà e la tenacia dell’attuale Sindaco, il Dott. Giuseppe Mogavero, appassionato di Astronomia e al tempo stesso determinato a far nascere nella sua cittadina sulle Madonie un nodo di elevata importanza culturale e didattica.


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Sul piazzale antistante il Centro sono presenti diversi Strumenti solari progettati dallo gnomonista bolognese Giovanni Paltrinieri, realizzati dalla Tecnografica di Castellarano (RE). Di diversa fattura, andiamo qui di seguito ad illustrare succintamente:

OROLOGIO GEOGRAFICO

Lo strumento è certamente quello che spicca per dimensione ed esteticità. Il suo quadrante orizzontale ha un diametro di 10 metri. Da esso, con direzione Nord-Sud, si alza un possente gnomone triangolare metallico, sui cui fianchi è posta l’Equazione del Tempo, ovvero il grafico che trasforma il Tempo Vero Locale in Tempo Civile. L’ombra dello gnomone proiettandosi al suolo indica l’ora, ma al tempo stesso indica il Mezzodì per quelle terre che và via via ad incontrare nel corso del suo peregrinare diurno.

Il risultato finale è ottimo anche dal punto di vista grafico, grazie alla pavimentazione geografica tagliata a laser seguendo il progetto del sottoscritto che ha fornito un dettagliato progetto a CAD. Anche in fatto di precisione la riuscita finale è ottima, grazie a precisi calcoli e alla buona esecuzione di ogni sua parte. A lavoro concluso, quest’opera si è dimostrata di notevole interesse anche dal punto di vista didattico. E’ quasi superfluo dire che questo strumento si è immediatamente distinto per le sue qualità didattiche, e che sarà certamente motivo di ricerca da parte degli studenti. Oltretutto, di questo e degli altri strumenti è stato approntato un Gadget di notevole interesse da parte dei visitatori.

OROLOGIO POLARE

Si chiama “Polare” in quanto il suo quadrante è inclinato di un angolo uguale alla latitudine locale. Lo gnomone è perpendicolare al piano, terminante in una sfera, la quale costituisce l’indicatore orario. Data la sua singolare collocazione, il grafico orario che ne deriva è simmetrico rispetto al centro, ed è di piacevole effetto. La riuscita finale è ottimale, sia dal punto di vista estetico, sia di funzionalità oraria.

OROLOGIO ANALEMMATICO

Lo strumento è costituito da una piazzola circolare che ospita alla sua periferia la Rosa dei Venti, quindi più al centro una linea Nord-Sud a cui si affiancano le indicazioni dei mesi dell’anno opportunamente collocate. Fanno corona con andamento ovale le numerazioni orarie che assomigliano ai petali di una margherita. Qui non esiste alcun gnomone predefinito: al medesimo supplisce il visitatore che ponendosi ritto sul mese in corso, grazie alla propria ombra determina l’ora. Il risultato è ottimale e particolarmente apprezzato dai visitatori del Centro, in quanto si genera una piacevole complicità tra Sole e spettatore. Il risultato finale è perfetto: gradevole e funzionale. Ancora una volta si ricorda che l’ora indicata da questo e dagli altri strumenti è quella Locale: per conoscere l’Ora Civile, si dovrà sempre applicare la correzione fornita dal grafico posto ai lati dello Gnomone dell’Orologio Geografico.

CERCHIO D’IPPARCO

La sua struttura è semplicissima, come del resto lo è la regola che governa questo strumento. L’astronomo Ipparco, vissuto circa un secolo prima della nostra Era, concepì un cerchio fissato al suolo, obliquizzato di un angolo pari alla Latitudine del luogo. Nei due giorni dell’anno in cui l’ombra della parte superiore dello strumento si sovrappone a quella inferiore, corrisponde l’Equinozio. Inoltre, tale ombra formata da una linea retta, indica con precisione i Punti Cardinali Est-Ovest. Grazie a questo e ad altri strumenti di quei lontani secoli, si iniziò la moderna Astronomia.

TORRE DEI VENTI

Questo strumento si pone all’attenzione del visitatore per la sua possente dimensione e per quanto le sue quattro pareti ospitano. Sulla parete volta a Sud troviamo un Orologio Solare Astronomico, indicante cioè le Ore Locali. La qualità esecutiva è ottima, come pure l’informazione oraria.

Le pareti Est ed Ovest – speculari tra loro – portano ciascuna un Orologio Astronomico, ed a lato uno di tipo Italiano (il suo riferimento orario fa coincidere il tramonto con le ore 24). Più in alto è un goniometro che indica l’altezza del Sole al momento del Mezzodì Locale. E’ da osservare che nel corso del giorno sono quasi sempre in funzione l’Orologio di Sud ed uno di quelli laterali: confrontati tra loro, l’indicazione oraria è ovviamente sempre la medesima. La parete di Nord – non interessata al discorso gnomonico – ospita invece un quadrante su cui sono tracciati i nomi degli otto venti principali. Si sovrappone ad esso un indice metallico azionato da una banderuola posta alla sommità della struttura. Così, ad ogni piccola modificazione del Vento, se ne conosce immediatamente la provenienza.

Ancora una volta dunque, queste antiche strumentazioni sono in grado di offrire una didattica particolarmente informativa sul moto apparente del Sole, e sulle regole che lo governano.
Una conoscenza questa, antica quanto l’uomo, che non ha frontiere spazio-temporali, sottolineando quanto afferma un collaudato motto:

C’E’ PIU’ TEMPO CHE VITA.